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SPETTACOLI, MANIFESTAZIONI ed EVENTI 

EDEN TABARIN - GRANDE TEATRO DI VARIETA’ 

La riduzione scenica dell’operetta inedita “Eden Tabarin” è ispirata alle vicende - durante gli anni della prima guerra mondiale - del “Grande Teatro di Varietà Eden”, del quale l’operetta, con le musiche di Tullio Esopi, libretto e liriche di Edda Vidiz e la regia di Andrea Binetti, intende ripercorrere le vicende.
L’Eden, sorto nei primi anni del Novecento in Contrada Acquedotto (l’attuale Viale XX Settembre), era dotato di camerini per gli attori, servizio di ristorazione dalle ore 20 in poi e liceità di fumare e presentava spettacoli d’arte varia, tra i quali quello di Cleo Miranda, “canzonettista e trasformazioni”. Con l’avvento del cinematografo, l’Eden si è pian piano trasformato, per infine lasciare spazio al Cinema Eden (ora Ambasciatori).
I personaggi del Varietà Eden, rispecchianti quei triestini i quali, durante la “Belle èpoque” possiamo immaginare gravitare nell’ambiente teatrale, vengono rappresentati in tre differenti momenti della storia triestina: quello austro-ungarico, della Grande Guerra e della Redenzione.
Per quanto il periodo nel quale si svolge l’Operetta venga puntualizzato con grande attinenza storica, ovviamente ogni riferimento a situazioni e/o personaggi realmente esistiti è puramente casuale. 

 

 

Musiche di Tullio Esopi
Riduzione Scenica dell'Operetta di Edda Vidiz
Al piano Corrado Gulin
Coreografie di Carolina Bagnati
Regia di Andrea Binetti

 

  Personaggi ed interpreti

Stefan, defunto marito della padrona
Buonanima, nelle sue funzioni
Cleo, canzonettista e trasformazioni
Oreste, maître del Varietà
Sofia, padrona dell’Eden
Kathi, figlia di Sofia innamorata di
Otto, ufficiale dei Dragoni Sassoni
(in ordine di apparizione)

Raffaele Sinkovic
Pierluca Famularo
Cristina Della Pietra
Michele Marolla
Sara Cechet
Sabrina Vidon
Francesco Paccorini
 

 

Con la partecipazione straordinaria nel ruolo di Pincherle di Andrea Binetti 

 

  Ballerini solisti:
Coro:
Figuranti:

Fotografo: 
Viviana Zinetti - Alessandro Viviani - Carmelo Farina
Silvio Dorigo, Bruno Paulich, Graziano Pecorella, Silvano Pizzale
Monica Bellini, Barbara Favretto, Loreta Zoppini

Claudio Micalimc59.com
 

 

 

Trama della versione ridotta

Stefan, defunto marito della padrona dell’Eden Sofia, dalla sua postazione in Purgatorio, rivanga la sua storia terrena, aiutato dal suo spirito guida Buonanima. Siamo nel Grande Teatro di Varietà Eden di Trieste nel giugno del 1914. La soubrette Clèo canta una canzone in "pseudo" francese e sfoga i suoi capricci sul maitre Oreste, che l’ama in segreto. Stefan e Sofia rivangano la loro prima infuocata notte d’amore trascorsa sorseggiando “Riesling” a Baden. Nel frattempo arriva nel locale il signor Pincherle con la sua ennesima offerta di comperare il Varietà per trasformarlo in un cinematografo, offerta che Stefan e Sofia rifiutano drasticamente. Kathi, figlia di Sofia amoreggia con il bel tenente Otto, un “cruccoletto” che deve ben presto partire per la Grande Guerra, ormai iniziata.
L’Eden è in rovina. Gli uomini sono tutti al fronte fuorché Oreste, in quanto riformato, e il signor Pincherle, che continua imperterrito i suoi commerci di “bigoli e capuzi garbi”. Clèo scappata a Vienna per sfuggire alla fame imperante a Trieste, ora che la fame regna anche nella capitale dell’Impero, ritorna all’Eden come "bela putela mit Wienerisch Blut". Per fortuna, il giorno del “Rebalton” è alle porte.
Pincherle, che nonostante la sua parsimonia ha sfamato i personaggi del Varietà durante tutta la guerra, confessa a Sofia che l’ufficiale di “quella notte” a Baden era lui, e non il defunto marito Stefan (il fatto è che Sofia, infatuata della "montura", aveva fatto poco caso all'uomo che “c’era dentro”) e le dichiara il suo amore.
In un momento in cui i rifugiati russi dilagano per l’Europa, Clèo si spaccia per una ex ballerina del Bolscioi, ma non bisticcia più con Oreste, anzi, i due scoprono di amarsi. Pincherle, nonostante il suo contestato desiderio di trasformare l'Eden in un cinematografo, ha finanziato tutte le spese per la riapertura del Varietà e ora non vede di buon occhio il ritorno del “cruccoletto” Otto, il quale potrebbe interferire con il suo spadroneggiamento. Ma Otto è troppo innamorato di Kathi e della bella città di Trieste e non ha nessuna intenzione di ripartire. Sofia convince Pincherle a dare l’Eden in dote a Kathi, ma Kathi vuole solo fare la moglie del suo Otto. Neppure Sofia, ormai futura moglie di uno stimato membro della Borsa di Trieste, vuole gestire nuovamente il locale, che "voglia o non voglia ha sempre un’aria di peccato”. Va così che, per sbloccare la situazione, Stefan e Buonanima decidono di usare il metodo 47 “morto che parla” e suggeriscono a Sofia di trasformare il varietà in un cinematografo.
Suggerimento accolto da tutti con grande entusiasmo. Pincherle, non può fare a meno di chiedersi: “Come diavolo sono capitato io in tutto questo?”. Senza contare che, all’improvviso, si ricorda di essere astemio e quindi…

Agli spettatori il compito di scoprire chi fosse il monturato di “quella” notte d’amore a Baden.

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